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Dimissioni «per fatti concludenti»: i chiarimenti del Ministero del Lavoro

Con nota del 10 aprile 2025, il Ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti in merito alla nuova disciplina sulle dimissioni per fatti concludenti, introdotta dall’art. 19 della legge n. 203/2024, anche alla luce della circolare n. 6/2025.

In particolare, ha risposto ad alcuni quesiti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro circa la possibilità per la contrattazione collettiva di derogare in pejus al termine legale di 15 giorni di assenza ingiustificata previsto per attivare la procedura di cessazione del rapporto di lavoro.

Il Ministero conferma l’interpretazione prudenziale secondo la quale il termine può essere modificato solo in senso più favorevole al lavoratore e la previsione di un termine inferiore, pur non espressamente vietata dall’’art. 19 del collegato lavoro, non sarebbe comunque possibile in quanto la norma non consente «interpretazioni peggiorative della posizione del lavoratore»

In merito ai dubbi sollevati dal CNO circa le conseguenze derivanti dal mancato ripristino del rapporto di lavoro, il Ministero sottolinea la necessità di distinguere tra le diverse ipotesi prospettate. In particolare, qualora sia decorso il termine previsto per accertare le dimissioni per «per fatti concludenti» e la relativa comunicazione del datore di lavoro sia stata trasmessa all’Ispettorato territorialmente competente, quest’ultimo sarà chiamato a verificare la sussistenza dei presupposti richiesti dal comma 7-bis dell’art. 26 del D.Lgs. n. 151/2015. In caso l’Ispettorato accerti l’assenza dei presupposti di cui sopra il rapporto di lavoro potrà essere ricostituito solamente su iniziativa del datore di lavoro, dunque se quest’ultimo non dovesse ritenere fondate le giustificazioni addotte dal lavoratore, il rapporto non potrà ricostituirsi automaticamente.

Diversamente, qualora il lavoratore, dopo l’avvio della procedura prevista dal nuovo comma 7-bis, ma prima che la stessa produca effetti, presenti le proprie dimissioni, queste ultime saranno efficaci dal momento del loro perfezionamento.