Tra il 15 aprile ed il 15 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati ad esprimersi circa cinque quesiti referendari abrogativi, di cui quattro sono riferiti al mondo del lavoro, ed in particolare ad alcune norme del Jobs Act (d.lgs. n. 23/2015 e d.lgs. n. 81/2015), mentre l’ultimo riguarda i requisiti per acquisire la cittadinanza.
In merito ai quattro quesiti in materia di lavoro, questi possono essere riassunti come segue:
1.abrogazione della disciplina dei licenziamenti introdotta dal Jobs Act con il contratto a tutele crescenti, con un ritorno all’art. 18 nella versione riformata nel 2012 dalla Legge Fornero;
2.cancellazione del tetto massimo imposto all’indennità corrisposte ai lavoratori nei licenziamenti delle piccole e medie imprese, con l’obbiettivo di innalzare le tutele reali per chi lavora in aziende con meno di quindici dipendenti;
3.abrogazione parziale di alcune norme in materia di apposizione del termine per i contatti di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per le proroghe e rinnovi, ritenuti la causa principale della precarizzazione del mondo del lavoro;
4. abrogazione delle norme che escludono la responsabilità solidale dell’impresa appaltante o sub appaltante in caso di infortunio sul lavoro.