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Corte di Cassazione, ordinanza del 20 maggio 2024, n. 13934: discriminatorio il licenziamento irrogato al dipendente caregiver

La Cassazione ribaltando la pronuncia di merito rileva, preliminarmente, che non si può non considerare la situazione personale del dipendente caregiver e trattarlo, nell’ambito di una riorganizzazione volta all’efficientamento economico-finanziario dell’impresa, in maniera identica ai colleghi direttamente comparabili, integra una discriminazione diretta.

In presenza di tali circostanze, continua la sentenza, incombe sul lavoratore l’onere di allegare e dimostrare il fattore di rischio (la situazione di handicap grave in cui versa il congiunto) e il trattamento che assume come meno favorevole rispetto a quello riservato a soggetti in condizioni analoghe, deducendo al contempo una correlazione significativa tra questi elementi.

Secondo i Giudici di legittimità, laddove il dipendente riesca ad adempiere al predetto onere della prova, avrà diritto ad essere reintegrato.

Su tali presupposti, la Suprema Corte accoglie il ricorso della lavoratrice, affermando il suo diritto a ricevere la tutela reintegratoria.